dic212018
E' quanto hanno dichiarato in un comunicato congiunto Anip-Confidustria, Legacoop Produzione e Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi (le sigle che raccolgono le maggiori ditte del settore): "Dai nostri calcoli - si legge - l'internalizzazione causerebbe un aggravio di 450 milioni e non il risparmio prospettato".
Dubbi anche sulle modalità di assunzione e sui numeri: i posti "disaccantonati" sono 11.800, ma i lavoratori molti di più, 18mila secondo la relazione tecnica, addirittura 24mila secondo i calcoli delle associazione che includono pure gli impiegati nei subappalti.
Due brutte notizie anche per i beneficiari della manovra: la prima è che molti di loro saranno assunti solo part-time; la seconda è che nonostante abbiano alle spalle almeno due decenni di servizio (ma nel privato, non computabili ai fini dell'anzianità), entreranno solo al minimo salariale. In pratica, finalmente dipendenti statali, ma a condizioni non proprio vantaggiose.