set192018
Da una ricerca pubblicata da Corriere.it emerge che il 51% dei genitori italiani interpellati ha affermato che i figli tendono a usare i bagni scolastici solo se strettamente necessario perché troppo sporchi.
I genitori temono per la salute dei propri figli che spesso trattengono i loro bisogni troppo a lungo. I servizi di pulizia sono spesso affidati per appalto a società esterne, con altrettanto frequenti lamentele per il servizio fornito. Anche per questo motivo, Luigi Gallo - presidente della commissione Cultura della Camera - parla da tempo di mettere fine all'esternalizzazione dei servizi nelle scuole, una misura su cui dovrà lavorare il Parlamento.
Secondo una ricerca realizzata in tutto il mondo, i genitori italiani sono fra i più preoccupati per lo stato di igiene dei bagni nelle scuole. E come pubblicato sul Corriere.it, se il 51% del campione italiano ha affermato che i figli tendono a usare i bagni scolastici solo se strettamente necessario, ben l'11% ha raccontato che gli stessi non li usano addirittura mai.
I dati sono raccolti nell'indagine "Hygiene and Health Report 2018-2019" condotta da Essity, azienda di riferimento a livello mondiale nei settori dell'igiene e della salute.
Il livello scadente del servizio offerto da alcune società a cui vengono affidati anche i servizi di pulizia è stato uno dei motivi che ha spinto Luigi Gallo a porre attenzione all'argomento. Secondo il presidente della commissione Cultura, mettere fine agli appalti consentirebbe oltretutto di stabilizzare circa 12mila lavoratori che da circa 20 anni svolgono le mansioni ATA presso ditte e cooperative.