lug262018
Con l'aumento contributivo dello 0,5 punti percentuali in occasione di ciascun rinnovo del contratto a tempo determinato, si penalizza fortemente in termini di costi l'utilizzo dei lavoratori stagionali e le aziende di servizi che, per la natura intrinseca dell'attività produttiva svolta, ne fanno ricorso.
"Le lavanderie industriali, in particolare quelle operanti nel settore turistico-alberghiero, subiscono inevitabilmente una forte oscillazione dettata dai flussi turistici e da cause non predeterminabili che le portano ad impiegare personale con contratto di lavoro stagionale, non potendo, ovviamente, rispondere a tali esigenze con contratti stabili a tempo indeterminato - ha dichiarato il Presidente Marco Marchetti. Come Assosistema Confindustria abbiamo proposto alle Commissioni Lavoro e Finanze di Camera e Senato un emendamento al Disegno di legge di conversione del 'Decreto Dignità' chiedendo che l'aumento non sia progressivo e non si applichi ai rinnovi dei contratti per le attività stagionali".
"Peraltro", prosegue Marchetti "il contributo aggiuntivo e progressivo, rispetto a quello già previsto pari all'1,4%, rischia di diventare un limite ed un aggravio economico rilevante anche alla luce dei vari percorsi contrattuali che Assosistema Confindustria ha definito con le Organizzazioni sindacali, che permettono in molte realtà territoriali a forte vocazione stagionale, di evitare l'uscita del lavoratore dal mercato del lavoro con successiva ripercussione a livello di costi sugli ammortizzatori sociali".
Conclude Marchetti: "Il nostro auspicio è che le forze politiche accolgano le proposte di Assosistema Confindustria finalizzate a migliorare le disposizioni del Decreto che rischiano di compromettere un intero sistema legato alla stagionalità con pesanti ripercussioni su aziende e lavoratori e di conseguenza sul sistema sociale italiano".