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feb
16
2017
Flotte aziendali: "mobilità elettrica al palo"
Le soluzioni di mobilità elettrica scontano oggi ancora significativi limiti nella percezione delle aziende, che le reputano meno flessibili ed efficaci rispetto a quelle "tradizionali". I gestori delle flotte hanno però piena consapevolezza che il futuro vedrà protagonisti i veicoli elettrici, anche se non nel breve o medio termine, e a condizione di rilevanti investimenti economici (incentivi) e infrastrutturali (rete di ricarica) da parte del Governo. Progresso tecnologico, da un lato, e attenzione all'ambiente combinata con normative di limitazione della circolazione dei veicoli termici nei centri cittadini (sulla falsariga di quanto previsto per la nuova area C a Milano), dall'altro supporteranno la definitiva diffusione dei veicoli a zero emissioni. La mobilità urbana resterà il loro ambito principale di circolazione. Sono questi i principali risultati della seconda parte (la prima era stata presentata lo scorso ottobre) della ricerca "Le flotte aziendali verso una svolta elettrica... ancora lontana", promossa da Top Thousand, l'Osservatorio sulla mobilità aziendale composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende, con il patrocinio di CEI CIVES - Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali a Batteria, Ibridi e a Celle a Combustibili. La ricerca ha preso in considerazione una flotta campione di 60 grandi aziende appartenenti a diversi settori (energia, grande distribuzione, enti pubblici, commercio, trasporti, ecc.), con oltre 52.000 veicoli aziendali complessivi e si è focalizzata sull'attuale e potenziale futuro impatto della mobilità elettrica sui parchi auto di medie e grandi imprese. Presupposto dell'analisi è che nonostante i consistenti investimenti delle Case Auto sui veicoli elettrici (EV) e le numerose presentazioni nel corso dei principali Saloni automobilistici, l'elettrico in Italia resta oggi un business di nicchia, in cui le flotte aziendali comunque rivestono un ruolo da protagonista, pur con numeri assoluti ancora marginali. In generale, lo scorso anno in Italia è stata immatricolata appena 1 vettura elettrica ogni 10.000 auto. "Le sempre più diffuse e stringenti limitazioni alla circolazione dei veicoli diesel e benzina nelle nostre grandi città impongono di imprimere un'accelerazione decisiva nello sviluppo e nell'individuazione di soluzioni di mobilità a emissioni ridotte. La nostra analisi", commenta Riccardo Vitelli, Presidente di Top Thousand, "conferma le potenzialità insite nelle soluzioni elettriche e le connaturate difficoltà che oggi vanno superate per riuscire a cogliere pienamente questa sfida tecnologica, ambientale ed economica. La strada da percorrere è ancora lunga e articolata e i gestori della mobilità aziendale sono pronti a svolgere il ruolo di apripista e disponibili a far parte di un tavolo di lavoro insieme a Case costruttrici, noleggiatori e istituzioni per agevolare la svolta elettrica". Nonostante gli attuali dati poco incoraggianti, il 57% dei Fleet Manager sostiene che le auto elettriche sostituiranno gradualmente le vetture benzina/diesel e persino le ibride, a conferma di una decisa fiducia nel progresso tecnologico (vista la cautela nei confronti degli attuali EV disponibili sul mercato). In ogni caso l'orizzonte di realizzazione di questo nuovo scenario è decisamente lontano, perché nella maggior parte delle risposte si fa riferimento a una possibile, graduale sostituzione solo nel lasso di almeno 10 anni. Tra le precondizioni necessarie per l'evoluzione, vengono segnalate la costanza degli investimenti delle Case Auto, la volontà dei governi e gli avanzamenti tecnologici. Più cauto è il restante 43% delle aziende che invece, ritiene che nel futuro si produrrà una situazione mista in cui sopravviveranno le alimentazioni classiche, seppure in proporzione minore rispetto alle ibride plug-in e alle elettriche pure.
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