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nov
24
2016
Studio Adecco, il 40% delle imprese non ha mai sentito parlare di Big Data
I Big Data, una delle più importanti opportunità di crescita per le imprese, è un elemento ancora sconosciuto al 40% delle aziende italiane e sfruttato solo dal 12%, cioè da una su otto. Il restante 48% circa lo conosce in modo parziale. Sono questi solo i principali dati emersi da un'indagine del Gruppo Adecco condotta su oltre 300 referenti aziendali e presentata durante il Convegno "I Big Data e le Professioni del Futuro", organizzato con l'Università degli Studi Milano-Bicocca. Dalla ricerca emerge inoltre che, secondo i referenti aziendali intervistati, gli ambiti aziendali più impattati dall'utilizzo dei Big Data sono quello commerciale, seguito dal marketing, dall'IT, dalla comunicazione, dal settore finance e infine da quello inerente la produzione. Per poter elaborare e applicare in modo efficiente la grande quantità di dati disponibili sono già necessarie nuove figure professionali; il big data analytics specialist è ritenuto una figura chiave in futuro attestandosi a quota 63,64% di preferenze, seguito dai data Content Communication Specialist e dai Big Data Architect, figure importanti e quotate rispettivamente al 38,64% e al 32,95%. Tra le figure professionali più utili in questo ambito si attesta a quota 29,55% il data scientist seguito dal fanalino di coda social mining specialist a quota 13,64% - professioni a oggi difficilmente reperibili sul mercato. La ricerca ha infatti ulteriormente dimostrato come, per oltre il 40% delle imprese italiane, l'offerta di professionisti in questo ambito sia a oggi inadeguata, un dato supportato dal restante 60% delle imprese che ritiene molto difficile reperire esperti del settore sul mercato. Curiosamente, proprio per una conoscenza ancora parziale del mondo Big Data, molte imprese (circa il 60% di quelle coinvolte) ritiene che si possano sviluppare competenze dedicate tra le risorse interne all'azienda. "I Big Data guideranno l'economia nei prossimi anni" - ha commentato Manlio Ciralli, Chief Brand Innovation del Gruppo Adecco in Italia - "e abbiamo il dovere di essere al passo con lo sviluppo di un settore che può avere la capacità di far crescere le imprese del Paese e incidere fortemente sulla competitività internazionale. In particolare nel mondo dell'innovazione è fondamentale comunicare verso le imprese, far conoscere loro il valore strategico dei Big Data e attuare percorsi di formazione didattica specifica con le Università Italiane sul modello di quanto l'Università degli Studi di Milano-Bicocca sta già attuando per creare i professionisti che soddisfino la domanda di competenze utili alle realtà economiche di domani".
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