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ott
19
2016
E-commerce, +18% nel 2016 e valore sfiora i 20 miliardi
L'e-commerce in Italia nel 2016 cresce del 18% e sfiora i 20 miliardi di euro nel 2016. A rilevarlo è l'Osservatorio e-commerce B2c, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, presentato al convegno intitolato: "E-commerce B2c in Italia: esame di maturità per l'offerta". Il mercato e-commerce in Italia raggiunge una penetrazione del 5% sul totale acquisti retail e a volare sono sopratutto gli acquisti via smartphone che toccano tocca quota 3,3 miliardi di euro grazie a una crescita del 63%. Il Turismo (+10%) si conferma il primo comparto dell'e-commerce italiano, ma a crescere a tasso più sostenuto sono Informatica ed elettronica di consumo (+ 28%), Abbigliamento (+ 27%). Tra i settori emergenti si distinguono Arredamento e home living (+48%) e Food & Grocery (+30%). "La penetrazione dell'e-commerce sul totale acquisti Retail sale al 5%. Questo risultato ci soddisfa parzialmente, poiché anche nel 2016 non riusciamo a recuperare terreno rispetto ai principali mercati stranieri comparabili al nostro (UK, Francia e Germania), dove l'e-commerce raggiunge penetrazioni da due a quattro volte superiori" afferma Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. "In questo scenario, l'offerta è chiamata a un esame di maturità. Servono capacità di investimento e di innovazione per rendere sempre più semplice e appagante l'esperienza di acquisto, pazienza (intesa come consapevolezza di non poter essere profittevoli da subito) e coraggio (ossia credere con determinazione di potercela fare). Le Dot Com hanno percorso questa strada e continuano a crescere più delle imprese tradizionali (+28% vs +10%). Gli operatori tradizionali, dal canto loro, hanno fatto finalmente il primo passo e devono ora giocare la partita fino in fondo, provando a innovare e facendo contemporaneamente leva sugli asset che li contraddistinguono: base clienti significativa, patrimonio informativo sulle loro abitudini di acquisto, punti vendita sul territorio, conoscenza estremamente approfondita del mercato e dei prodotti". "Il 2016 è stato l'anno più importante per l'e-commerce durante il quale si sono affermati nuovi modelli di business guidati dal concetto del cross. Cross border, cross canalità e cross device: sono questi i nuovi termini del commercio elettronico, che raccontano l'evoluzione a partire dai nuovi modi di comportamento degli shopper" afferma Roberto Liscia, Presidente Netcomm. "Gli acquirenti comprano da siti italiani e stranieri, confrontano i prodotti sia nel canale fisico che in quello digitale e lo fanno attraverso smartphone e PC. Il digital export rimane comunque un'opportunità che l'Italia non riesce a cogliere a causa della piccola dimensione delle proprie imprese, che non riescono ad aggredire i mercati esteri. L'impegno di Netcomm è quello di incentivare la creazione di distretti digitali e consorzi di imprese attraverso strumenti finanziari, fiscali e promuovendo la nascita di iniziative finalizzate ad aggregare l'offerta attraverso attività legislative a supporto dell'e-commerce italiano".
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