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mag
25
2016
Torna il weekend "Spiagge e fondali puliti": via i rifiuti dai litorali
Milioni di tonnellate di rifiuti finiscono nei mari del mondo ogni anno. Secondo l'Unep (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente) circa il 70% affonda, il 15% galleggia in superficie e un altro 15% resta nella colonna d'acqua. Per
pulire spiagge, scogliere e fondali -
e proteggere un bene comune trasformato troppo spesso in discarica a cielo aperto - torna anche quest'anno il weekend "Spiagge e fondali puliti" - Clean up the Med, che si svolgerà
da venerdì 27 a domenica 29 maggio in Italia e in tutto il bacino del Mediterraneo
. Pulizia e analisi dei materiali: anche quest'anno, infatti, Legambiente porta avanti l'indagine Beach Litter - il monitoraggio della tipologia di rifiuti spiaggiati. I volontari daranno la
caccia soprattutto alla plastica
. Legambiente, in occasione di "Spiagge e fondali puliti", campagna realizzata anche grazie al contributo di Cial, Novamont e Virosac, chiede ai cittadini di segnalare la presenza di "lacrime di sirena" in spiaggia: si tratta di quei "pallini" che costituiscono la materia prima da cui si ricavano gli oggetti di plastica. Piccole e leggere, vengono disperse da venti e correnti che le portano su tutte le spiagge del mondo: esse sono pericolose in quanto assorbono sostanze inquinanti dall'acqua di mare e vengono ingerite dagli animali e dagli uccelli marini, entrando così nella catena alimentare; non scompaiono né si dissolvono, bensì si frammentano in pezzi sempre più piccoli a causa degli agenti atmosferici, dei raggi UV e dell'azione del mare; è possibile trovarle tra gli altri rifiuti e la vegetazione, lungo la linea di marea, i sentieri e ai piedi delle dune.
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