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ott
20
2015
Convegno sulla pulizia nelle industrie alimentari
Nello scorso mese di Ottobre, presso l'Hotel Westin di Milano, si è tenuto il convegno - organizzato da Afidamp - "Il valore scientifico della sanificazione nell'industria alimentare". L'Associazione ha commissionato all'Istituto Piepoli un'analisi specifica sulle industrie alimentari, tesa ad evidenziare i fattori di criticità su cui intervenire per ottenere una riduzione della spesa per le aziende. Lo scopo dell'indagine è stato quello di verificare lo stato dell'arte, nelle imprese alimentari, per quanto riguarda le procedure per garantire la pulizia e la sanificazione con particolare riferimento al controllo della qualità dell'aria e, quindi, dei condotti di aerazione. Sono state intervistate 251 imprese in rappresentanza dei principali settori del comparto alimentare. I dati principali hanno evidenziato che per due aziende su tre il costo per la pulizia incide meno del 5% nel processo produttivo. Per otto aziende su dieci esso non varia da almeno tre anni e rimarrà sostanzialmente uguale in futuro. In otto casi su dieci la pulizia viene effettuata internamente. Le aziende che investono di più sono quelle della macellazione e della trasformazione. In generale, sul fronte del rapporto tra industria alimentare ed igiene, il quadro che emerge dall'indagine è fatto di luci e di ombre. Se da un lato, infatti, le imprese del comparto si mostrano particolarmente virtuose nell'utilizzare - in oltre il 70% dei casi - i prodotti professionali, risultano dall'altro carenti nell'ambito della formazione (non prevista sui temi specifici nel 40% delle aziende). La formazione rappresenta un punto critico anche per chi commissiona la pulizia ad un'impresa esterna (20%), dato che quasi il 60% non richiede all'impresa di pulizia di effettuare corsi formativi specifici per il settore alimentare. In un caso su due non vengono effettuati controlli per verificare i livelli di pulizia, con una netta divisione tra le imprese che fanno parte delle grandi organizzazioni associative datoriali e quelle che ne sono fuori. Le imprese parte di realtà associative si dimostrano infatti nettamente più sensibili in termini di formazione e controllo finale per tutto ciò che concerne i temi legati all'igiene. Ciò testimonia il grande contributo che possono portare le associazioni di categoria per rendere le aziende sempre più virtuose anche attraverso una più scrupolosa attenzione all'igiene. Alta, infine, è la sensibilità nei confronti dell'ispezione igienica e della pulizia dei condotti di aerazione, che viene effettuata annualmente da circa il 65% delle aziende; è tuttavia negativo il fatto che ricorra a tecnici specializzati solo il 17% delle aziende mentre il restante 83% si affida ad imprese di pulizia non certificate.
www.afidamp.it
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