giu212016
"I risultati parlano chiaro" - spiega Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente. "Ci troviamo di fronte a una frode con risvolti anche di natura ambientale che fa pensare a recenti vicende esplose nel mondo delle auto. In questo caso non è la criminalità organizzata ad agire ma normali aziende produttrici che contraffanno i prodotti che distribuiscono sul mercato. Un danno grave all'ambiente e all'economia sana, che rischia di compromettere l'efficacia di una normativa che ci vede all'avanguardia in Europa".
Il divieto di commercializzare i sacchetti di plastica è un fiore all'occhiello della normativa ambientale italiana. Il nostro Paese è stato il primo in Europa a mettere al bando i sacchetti di plastica tradizionale nel 2012, ben prima che l'Unione Europea adottasse la direttiva sulla riduzione della plastica nei sacchetti per la spesa. "Fino ad oggi" - conclude Muroni - "le grandi catene si sono rivelate attente al rispetto della normativa ma l'indagine dimostra che non è sempre così facile".